Arte in gita scolastica con la descrizione dal vero
Una delle attività più interessanti da fare durante una gita scolastica è la descrizione.
Può essere fatta con le parole oppure con le immagini!
Giocare con le parole
I bambini imparano lentamente a organizzare le informazioni quando descrivono qualcosa, i ragazzi invece hanno difficoltà a rendere quelle informazioni più specifiche e significative.
Quindi sarà utilissimo svolgere, in gita, una serie di esercizi finalizzati all’apprendimento delle tecniche descrittive.
Bisogna far sì che gli studenti scelgano di descrivere qualcosa di chiaro, e sottolineare sempre quali informazioni sono necessarie e in che ordine.
Ciò significa innanzitutto che chi ascolta o legge la descrizione deve conoscere già la scena o l’oggetto descritto, e deve utilizzare il testo solo per ricostruirla, nella sua mente, nel modo più fedele possibile per riconoscerla.
Occorre inoltre sensibilizzare gli alunni a organizzare le informazioni in modo sistematico.
Si possono usare le parole, ma anche colori, simboli, linee dello spazio e del tempo.
Si potranno variare i criteri di raccolta dei dettagli per osservare l’effetto che producono:
- ad esempio, mutare la prospettiva da fissa a mobile (come vedo un oggetto fisso davanti a me o come lo vedo girandogli intorno, come lo vedo dall’alto o di fronte)
- oppure descrivere prima le cose e poi le persone o viceversa, iniziando dal centro o da uno degli angoli, e così via.
Giocare con le immagini
Fare una buona descrizione per immagini, non significa solo copiare, ma, come facevano i grandi artisti del passato, occorre insegnare ai ragazzi come si passa dal guardare al vedere.
- Guardare è attività passiva, è ricezione di uno stimolo visivo (anche se meno passiva di quanto immaginiamo)
- Vedere è un fenomeno attivo, è andare oltre, cogliere proporzioni tra le parti, equilibri di pieni e di vuoti, angoli, posture, dettagli e geometrie sottese all’organizzazione delle varie parti.
Il disegno dal vero, in questo, è fondamentale, perché l’atto di riassumere un oggetto osservato all’interno di poche linee è un momento conoscitivo, una pratica che racchiude in sé analisi e sintesi.
Per imparare a copiare, infatti, bisogna allenare l’occhio a cogliere le relazioni tra le varie parti, le proporzioni reciproche, lo schema geometrico nascosto nell’immagina osservata. È bene aiutare i ragazzi a cercare nel soggetto da copiare delle strutture semplici come archi, triangoli, quadrati per poter proporzionare correttamente il disegno.
Potete far esercitare i ragazzi prima su piccoli dettagli e poi su strutture paesaggistiche o con componenti umane sempre più articolate.
Buon lavoro!